G.S. Villa Guardia - A.S. Bulgorello 3-4

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Partita di altissimo livello questa sera alla “bombonera” dove la capolista si è imposta per 4-3 sui Villans dopo un match senza pause, con molte occasioni da rete e con un risultato che poteva anche essere di parità. Ottima squadra quella incontrata questa sera che pur di vincere aveva inviato la settimana scorsa un emissario a studiare i Villans. Due passi in avanti rispetto alla partita di sabato scorso e ora un altro grosso impegno venerdì prossimo prima della pausa invernale. Negli spogliatoi ha cominciato a farsi largo l’idea che il motivo della sconfitta sia la maglia azzurra con la quale quest’anno abbiamo ottenuto un solo punto nelle tre volte in cui è stata indossata. Urge tornare immediatamente alla maglia giallorossa stile Roma (ppphhhhuuuuu).

LUIGI REGAZZONI: la maledizione del portiere dei Villans ha colpito ancora e a causa di infortuni, ricadute influenzali e ingorghi autostradali ci siamo ritrovati stasera senza non uno ma ben tre portieri. Viene quindi schierato nella sorpresa generale Gigi che portiere lo era ai tempi di Berta filava. Il ragazzo (?) dimostra di avere ancora una certa praticità col ruolo e commette pochissimi errori, sfodera anche due-tre parate di alto livello. Sfortunato perché i tiri avversari che finiscono in rete sono tutti nel sette. RITORNO AL PASSATO. VOTO 6.5

SIMONE GAFFURI: incontra il più forte centravanti del campionato il quale cerca di metterla subito, e molto spesso in seguito, sulla rissa provocando il nostro super centrale. Lui non abbocca e mantiene la calma concentrandosi solamente sul gioco; non disdegna un paio di incursioni nel finale che creano scompiglio nella difesa avversaria. Prende un’ammonizione che poteva anche costargli di più. ANGIOLETTO. VOTO 6.5

ROBERTO BERNASCONI: peccato per quel tiro finale che poteva dare il pareggio ai Villans, probabilmente non è andato molto convinto e il risultato non è stato dei migliori. Comunque “Forever Young” ci regala un’altra prestazione tutta muscoli e cervello, interpretando per l’ennesima volta il ruolo di difensore modello che difende e attacca senza soluzione di continuità. SORPRESA ANNUNCIATA. VOTO 7

ROBERTO REGAZZONI: l’ultimo jolly, doveva, nelle intenzioni del mister, essere la sorpresa nella difesa avversaria, quello che con le sue lunghe leve poteva creare il caos nel finale ma il “Tati” della famiglia Regazzoni, ha avuto timore forse di sporcare i bianchi pantaloncini e non ha azzardato tanto. Ha comunque voluto regalarci una delle sue scivolate (stranamente pulita solo sulla palla) che ha spezzato un pericoloso attacco avversario mentre, come al solito il suo intento era quello di spezzare qualcos’altro. IMMACOLATO. VOTO 6

RICCARDO GALANTE: il campo in quelle condizioni non era di certo adatto ai suoi piedi e al suo fisico. Questa volta cerca di dialogare di più con i compagni che con se stesso e l’arbitro e le cose vanno decisamente meglio. Sembra un po’ svuotato, speriamo che durante le feste faccia il pieno per ripresentarsi dopo la sosta al top. IN RISERVA. VOTO 6

CLAUDIO BOTTA: le scarpe di Sheva non gli portano fortuna. Forse doveva giocare con gli stivali gialli coi quali aveva fatto il sopralluogo nel campo prima della partita. Lui che impreca sempre contro i campi di certo, viste le condizioni della bombonera di questa sera, non ha fatto i salti di gioia vedendo dove doveva giocare. Ci mette comunque un buona dose di grinta e corsa che lo portano anche vicino al gol ma ahimè il piede era quello sbagliato. ABNEGAZIONE. VOTO 6.5

ALESSANDRO CRESCENZO: il capitano coraggioso è tornato al gol. Due gol. Nel primo spizzica indietro una palla che sembra più che altro un assist che rotola in rete, nel secondo vola in cielo su corner anticipando il portiere, cala vistosamente negli ultimi minuti dopo aver dato tutto e qualcosa di più. Ottimi fraseggi a centrocampo con i compagni di reparto pur nel pantano assoluto. SONTUOSO. VOTO 7.5

DAVIDE CRESCENZO: parte a destra, viene spostato a sinistra, poi ancora a destra. Ovunque va contribuisce a rovinare il terreno già in pessime condizioni arandolo con le sue discese e risalite. Riduce al minimo le azioni personali e aggira spesso il centrocampo avversario facendo girare la palla coi compagni di reparto seppur il campo non sia il massimo per un centrocampo tecnico come il nostro. Freddissimo in occasione della trasformazione del calcio di rigore. LEONE. VOTO 7

PAOLO AGOSTINELLI: al rientro ufficiale dopo un lunghissimo infortunio. L’emozione lo tradisce e lui dimentica a casa i ferri del mestiere (scarpe) pensando di poter scendere su quel campo infame con un paio di improbabili “Umbro” a 25 tacchetti, colto da sconforto riesce a farsele prestare da un compagno e superato lo shock iniziale viene buttato nella mischia dove tenta di rimettere in sesto col mestiere una partita stregata. Gli manca ancora il ritmo partita. BENTORNATO. VOTO 6.5

GABRIELE SAMPIETRO: che storia! Incredibile. Strabiliante! Il gigante buono dei Villans ha trovato per la prima volta nella sua lunga militanza sui campi da calcio un marcantonio, pardon un marcatore, più alto di lui (misurazione ufficiale cm 205 senza fango sotto le scarpe). La lotta diventa durissima e i chili che il suo guardiano gli regala fanno si che l’arbitro fischi sempre i falli contro il nostro bomberone. Bravissimo nel procurarsi il rigore, sta preoccupando il numero zero alla voce “gol segnati” (Lallo per favore riporta la candela). ASTINENZA. VOTO 6.5

ALFONSO BERNARDO: stop. Il bomber ha chiuso i rubinetti almeno per oggi, e ha interrotto la sua serie di cinque partite consecutive con gol. Sfiora comunque la marcatura con una girata da centro area. Si sa il nostro Fofò è tipo elegante e distinto e quindi corre in punta di piedi sul fango della bombonera cercando di restare il più pulito possibile. Per lui tipo tutto sole e gelati sarà forse iniziata la stagione del letargo? TARTARUGA. VOTO 6

MISTER NICOLA GINI: chiede e ottiene una prova tutta grinta e cuore dai suoi ragazzi che lo ripagano. Una serata quasi perfetta in cui l’unico neo è il risultato, mantiene sempre altissima la tensione agonistica e l’attenzione dei villani anche quando erano sotto di due gol, azzardata ma intelligente la mossa di Fofò al posto di un centrocampista. SODDISFATTO. VOTO 7

SIMONE GABAGLIO: in ritardo, DISTRATTO.

LUCA LIVIO: malattia annunciata, la cara Paola non voleva lavare divisa infangata: SUCCUBE

DAVIDE CASOLI: where is?: GAGLIARDI

ROBERTO ARRIGHI: in panca dopo una settimana di influenza: INFAGOTTATO

LUCA CORTI: a corto di energie causa troppo lavoro a casa: AFFATICATO

LALLO AGOSTINELLI: radio campionato l’ha dato prima sommerso nella neve, poi a cena in un crotto: NANO AFFAMATO

ARBITRO: uno spettacolo. Le sue performance migliori? Saluto stile Champions League all’inizio, “dammi il cinque” con i giocatori che vengono sostituiti, scarpe da calcetto, giacca della tuta sopra la divisa ufficiale e poi frasi del tipo:

“Su, prenda zona” al giocatore che entra in campo, “Mio fischio” dopo aver decretato una punizione, “Non temere” alla richiesta di recupero. Il top lo raggiunge, forse, in occasione del rigore concesso ai Villans quando si rivolge ai giocatori chiedendo “Chi tira?”. Il Genio risponde “Io” e lui: “Tiri a destra o a sinistra?” Risposta “Adesso vedo” e lui “Sii deciso altrimenti sbagli”. CHIACCHERONE. VOTO 6.5 (non aveva però un po’ il fare di un pazzo tipo Doctor Lecter in “Hannibal” “Il silenzio degli innocenti” e “Red Dragon”?)

EX MISTER ALESSANDRO GINI: finalmente si rivede alla bombonera il mister che ha dato il là ai Villans; zainetto in spalla e forse tanta voglia di giocare o quanto meno di essere ancora dei nostri. Voci incontrollate dicevano che si è presentato per scroccare l’invito alla cena natalizia dei Villans. RISORTO.

PUBBLICO: ma dove è finito l’assessore, ma dove è finito Riccardo Coltellino coi suoi fumogeni? Nota di demerito per i due, per il resto la curva vive in apprensione la partita tornando a casa comunque soddisfatta. Per i capi ultrà i Villans decidono che anche quest’anno potranno partecipare alla cena natalizia. RIPAGATI. (che non vuol dire che non pagano la cena)