Real Asnago - G.S. Villa Guardia 3-7
Roboante vittoria dei Villans al Bernabeu di Cantù. Schiantata la capolista Real Asnago con un 7-3 che sa di impresa epica. Ai numerosi tifosi presenti è parso di rivedere un famoso Fiorentina – Milan con identico risultato con la squadra ospite che ha dato una lezione di calcio pratico e al tempo stesso spettacolare. Così grazie ad una serie di risultati, i Villans raggiungono la testa della classifica seppur in coabitazione con altre squadre. Si attendono subito conferme già da venerdì.
SIMONE GABAGLIO: come direbbe il buon vecchio Cannavò: impreciso e confuso; subisce il primo gol in modo molto roccambolesco e questo lo demoralizza. Spesso va “a farfalle” ma fa in tempo a sfoderare una gran parata. Si infortuna lanciandosi in un uscita coraggiosa. Sarà stato l’orario un po’ strano della partita a condizionarlo? Assonnato. VOTO 5.
SIMONE GAFFURI: trova un osso davvero duro nell’avversario di turno e uno altrettanto duro nell’arbitro che non lo favorisce nemmeno per sbaglio. Nel finale si immola per la patria per due volte sulla linea di porta sostituendosi al portiere e al palo, dimostrando di avere sotto la maglia una corazza. Gladiatore. VOTO 7 ½ (mezzo punto in meno per il rigore causato)
ROBERTO BERNASCONI: barba lunga, sguardo da cattivo, vorrebbe riportare a casa intera la sua maglietta ma gli avversari la vorrebbero tutta per loro forse per ricordare il mastino insuperabile della difesa che si son trovati di fronte. Anche lui cerca di far capire all’arbitro che i falli non vanno fischiati a senso unico ma quando capisce che l’impresa è impossibile bada al sodo e i risultati si vedono. Strattonato. VOTO 7
ALESSANDRO CRESCENZO: gli orchestrali stavolta suonano a memoria e a meraviglia e così il direttore si limita all’ordinaria amministrazione dettando i tempi e i modi di quella che probabilmente è stata una delle migliori prestazioni di sempre della squadra. Metronomo. VOTO 7
RICCARDO GALANTE: la fascia da capitano lo stimola a litigare solo con se stesso anche con l’arbitro e gli avversari. Segna di testa e per lui è un evento, porta a spasso la palla quando la squadra deve respirare, irride la difesa avversaria per due volte nel finale senza però buttarla più dentro. Protestantesimo. VOTO 7
DAVIDE CRESCENZO: trita tutto quello che gli passa sotto i tacchetti. Parte da lontano e arriva sempre molto lontano.Due gol, tre assist, e un centinaio di chilometri percorsi sulla fascia destra. A metà ripresa finisce il carburante e chiede il cambio sfinito. Caterpillar. VOTO 8
ALFONSO BERNARDO: il cigno di Villa Guardia danza nella difesa avversaria come il cigno di Utrecht facendo diventare semplici anche cose all’apparenza impossibili. Doppietta fantastica e una condizione che sta diventando ottima. Sempre più convinto dei suoi mezzi. Elegantissimo. VOTO 7 ½
ROBERTO ARRIGHI: gooooool goooooool gooooool. Anche l’uomo gomma si è sbloccato segnando nella giornata di grazia della squadra. Ormai la famiglia al seguito è diventata una regola e lui stavolta regala sprazzi di classe soprattutto con uno dei suoi agganci volanti che non ci faceva vedere da tempo. La candelina dello zero ha funzionato anche con lui, sbaglia solo la persona al quale la passa. Sbloccato. VOTO 6 ½
CLAUDIO BOTTA: entra freschissimo nel momento in cui bisogna chiudere la partita e con uno scatto da rapace si lancia sul portiere e lo beffa con un colpo da sotto che regala il sesto gol ai villani. Poi un paio di volate sulla fascia che lo sfiancano. Colazione più leggera la prossima volta. Un avversario gli cammina sopra, lui sorpreso non reagisce nemmeno tanto sa che c’è Lallo che lo difende. Calpestato. VOTO 6 ½
GABRIELE SAMPIETRO: doppia il suo diretto avversario in altezza, peso, forza fisica e tecnica; questo gli annaspa dietro cercando inutilmente di portargli via una palla e accende un cero quando viene sostituito. Colpisce una traversa e rimanda speriamo di poco il battesimo col gol. Sfortunato. VOTO 6 ½
LALLO AGOSTINELLI: uno spettacolo, er mejo,. Entra baldanzoso e subito commette fallo, poi saltella allegramente a centrocampo finchè non cade a terra e con una mano arpiona il pallone urlando “l’ho portato io e voglio giocare”. La cosa migliore è la sua partenza con fare da Mazinga per difendere Claudio dopo la “passeggiata” del Tommasi avversario. Trottola impazzita. VOTO 6. Adesso è il “proprietario” della candelina numero zero; vediamo di fare in fretta a regalarla a qualcuno, non aspettiamo la primavera.
LUCA LIVIO: la sua candelina col numero zero è diventata il simbolo della partita di ieri. Lui gongola felice e nel momento in cui il mister lo butta nella mischia si fa trovare pronto e si trasforma in diga umana per arginare gli ultimi attacchi del Real. Imperiale. VOTO 6 ½ per la prestazione, 9 per l’idea della candelina.
LUCA CORTI: entra quando è già partito il recupero e il pendolino si lancia in una fuga talmente veloce che deraglia clamorosamente. Schizzato. S.V.
ALBERTO CASARTELLI: esordisce dopo l’infortunio e anche lui tira fuori lo scudo per ributtare indietro le ultime velleità avversarie. Promettente. S.V.
DAVIDE CASOLI: in una partita del genere ci sta anche dover sostituire il portiere per infortunio. Entra senza scaldarsi e viene salvato dai cagnacci che gli stanno davanti. La diga eretta davanti a lui era talmente alta che era impossibile prendere gol. Imbattuto. S.V.
NICOLA GINI: si è accorto che guardando l’Inter non riesce a divertirsi e allora il calcio champagne lo gusta dai suoi ragazzi. Adesso è indeciso se proseguire sulla strada intrapresa o proporre a Moratti uno scambio alla pari con Cuper. Il presidente nerazzurro sembrerebbe d’accordo ma lo spogliatoio dei Villans non accetta. Condottiero. VOTO 8.
WEBMASTER: cosa dire? Il miglior guardalinee del C.S.I.
TIFOSI: cosa volete di più? E non criticate più Fofò !
REGAZZONI PRESIDENTE E FRATELLO: assenti. Gli assenti hanno sempre torto. Non presentatevi più. I Villans liberati dall’opprimente presenza del presidente sfoggiano una prestazione degna del Dream Team. Sarà un caso? VOTO 4.